Il cardiologo deve esaminare diversi sintomi dei pazienti.
Uno di questi è la presenza o meno di edema agli arti inferiori ovvero di un accumulo eccessivo di liquidi nel tessuto sottocutaneo.
Infatti, quando sono coinvolte entrambe le gambe, tra le cause principali c’è il malfunzionamento del cuore.
L’edema periferico, in particolare, è tradizionalmente considerato una delle manifestazioni cliniche principali dello scompenso cardiaco, che con l’impiego diffuso della terapia diuretica, è divenuto meno frequente.
Il movente patogenico è collegato alla comparsa di poca urina da ridotta portata renale con conseguente ridotta eliminazione di acqua e sale.
Un ruolo importante hanno sostanze antidiuretiche anormalmente trattenute e prodotte e l’ipertensione venosa sistemica.
Dunque vedere le gambe di un paziente, specialmente se cardiopatico, è molto importante. Ancora di più lo è la misura del peso corporeo che permette di accertare un ritenzione di liquidi ancor prima che compaia l’edema per correr ai ripari.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)