La classifica del "best diets ranking 2020", elaborata dal media statunitense U.S. News & World's Report's, mette la dieta mediterranea al primo posto nel mondo nel 2020.
Per la biologa nutrizionista Deborah Tognozzi si tratta di una decisione da condividere perché è un regime alimentare molto variato, che prevede l'utilizzo di tutti i gruppi alimentari: cereali , legumi, frutta, olio d'oliva con i suoi grassi insaturi, fino ad arrivare al vertice della piramide alimentare prevedendo l'uso di vino rosso e di piccole quantità di dolci. Quindi, sostiene l'esperta, non manca nulla. È previsto anche l'utilizzo di carni bianche e rosse, pesce e altre tipologie di alimenti di origine animale. A tutto ciò va aggiunto un consumo elevato di acqua, tra i 3 ai 6 bicchieri al giorno, e attività motoria.
Ad avvalorare tale impostazione c'è il fatto che la classifica americana delle migliori diete 2020 mette al secondo e al terzo posto due evoluzioni della dieta mediterranea: la dash e la flexariana. La prima, più rigida e pragmatica, prevede menù rigidi e anche unità di misure definite, abbinate ad una attività motoria sullo schema tipico dei paesi anglosassoni.
La dieta flexeriana è meno rigida della precedente e per l'80% vegetariana. Prevede un ridotto consumo di prodotti di origine animale, tra i quali il pesce di alta qualità e, preferibilmente, carni bianche. Il tutto deve basarsi basa sull'estrema qualità degli alimenti e sull' attenzione alla provenienza dei prodotti per garantire il giusto apporto di nutrienti qualitativamente elevati. Rispetto alla dieta mediterranea, riduce il consumo di pane e pasta.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)