(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Perché muoversi fa bene al cervello

Il Venerdì di Repubblica, 1532, 2017, p.55

E’ ormai appurato che il movimento fa bene anche al cervello, anche se non si è ancora trovato il nesso fra le due cose. Nella ricerca pubblicata su Trends in Neurosciences, l’antropologo David Raichlen e lo psicologo Gene Alexander ipotizzano che il movimento faccia aumentare la produzione del fattore di crescita Bdnf che facilita lo sviluppo di nuovi neuroni nell’ippocampo. La loro idea è che tutto risalga a quando, come cacciatori-raccoglitori, gli uomini si muovevano sempre alla ricerca di nuove aree da sfruttare, e ciò comportava esplorazioni, con situazioni del tutto nuove. Per questo motivo la selezione naturale ha premiato i cervelli più plastici, capaci di generare nuovi neuroni. Se fosse proprio l’esplorazione di nuovi ambienti a stimolare la neuro genesi, un modo per evitare il declino cognitivo potrebbe essere quello di fare attività fisica sempre in luoghi differenti.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2017
Pagine55
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo19000101
Numero1532
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Venerdì di Repubblica
Subtitolo in stampaIl Venerdì di Repubblica, 1532, 2017, p.55
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Parole chiave: Attività fisica Funzioni cognitive Ricerca