E’ ormai appurato che il movimento fa bene anche al cervello, anche se non si è ancora trovato il nesso fra le due cose. Nella ricerca pubblicata su Trends in Neurosciences, l’antropologo David Raichlen e lo psicologo Gene Alexander ipotizzano che il movimento faccia aumentare la produzione del fattore di crescita Bdnf che facilita lo sviluppo di nuovi neuroni nell’ippocampo. La loro idea è che tutto risalga a quando, come cacciatori-raccoglitori, gli uomini si muovevano sempre alla ricerca di nuove aree da sfruttare, e ciò comportava esplorazioni, con situazioni del tutto nuove. Per questo motivo la selezione naturale ha premiato i cervelli più plastici, capaci di generare nuovi neuroni. Se fosse proprio l’esplorazione di nuovi ambienti a stimolare la neuro genesi, un modo per evitare il declino cognitivo potrebbe essere quello di fare attività fisica sempre in luoghi differenti.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)