La grande macchina della vaccinazione antinfluenzale si è messa in moto, emanando le direttive e sollecitando tutta la sanità a intensificare gli sforzi per aumentare la copertura vaccinale a partire da metà ottobre, dopo il brusco dietrofront dell’anno scorso, causato da campagne mediatiche che attribuivano erroneamente il decesso di alcuni soggetti molto anziani e malati a inesistenti danni del vaccino. Il ministero della salute ha fissato in 75 per cento la soglia minima di anziani e soggetti a rischio da vaccinare (e nel 95 per cento quella ideale). Difficile che venga raggiunto: dal 2010 è in atto un calo costante e nell’inverno scorso si è toccato il record negativo, dato che meno di un anziano su due è stato immunizzato. I vaccini disponibili quest’anno, aderenti alle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità, sono diretti contro 4 diversi antigeni, due per virus di tipo B e due per virus di tipo A(HN). Per le persone più a rischio è poi disponibile il vaccino cosiddetto "adiuvato", più immunizzante rispetto agli altri. Oltre agli anziani,l’immunizzazione è raccomandata ai cardiopatici, ai malati cronici, aglioperatori sanitari e a chi vive o lavora in comunità a rischio.Il tutto, in attesa di un vaccino universale che permetta di immunizzarsi unasola volta nella vita.
(Fonte: tratto dall'articolo)