Rispetto alla Quota 100, la misura proposta nel Def, che dovrebbe consentire il superamento della legge Fornero, il ministro Salvini ha fatto spesso riferimento alla staffetta generazionale, poiché, con il pensionamento di circa 400mila lavoratori anziani, si dovrebbero liberare altrettanti posti per i giovani. Ma non è esattamente così che accade. Negli anni '70 furono introdotti in tutti i Paesi europei diverse misure di pensionamento anticipato, che spesso prevedevano una staffetta generazionale: il pensionamento di un lavoratore anziano in cambio dell’assunzione di un giovane. In questo modo le imprese si liberavano dei lavoratori anziani. In questo modo però furono i giovani a rimetterci, con il pagamento di contributi previdenziali sempre crescenti e l’aumento del debito pubblico. A partire dagli anni '90 invece l’età di pensionamento ha preso ad aumentare, per stare al passo con l’incremento della speranza di vita, facendo perdere rilevanza alla staffetta generazionale. Anche perché può funzionare solo se giovani e anziani sono tra loro sostituibili nelle mansioni lavorative, cosa che la rivoluzione digitale ha reso sempre più difficile. Dopo la riforma Fornero del 2011 molti studiosi si sono chiesti se l’occupazione giovanile sia peggiorata dopo l’aumento dell’età di pensionamento, con risultati contrastanti. Ma anche guardando le stime più favorevoli alla staffetta l’ottimismo del governo sui risultati per l'occupazione non è giustificato.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)