Entusiasmo, voglia di partecipare e di essere attivi hanno caratterizzato la consueta cerimonia annuale della consegna degli “Orti d'oro Domenico Allegrino”, nel quartiere Fontanelle di Pescara, che oggi hanno festeggiato i 14 anni di vita.
Un’iniziativa che continua a distinguersi per la risposta concreta che dà al bisogno di socialità e di sostegno, anche economico, che proviene dalla fascia della popolazione pescarese appartenente alla terza e quarta età.
I campi vengono attribuiti ad over 65 che hanno tempo ed esperienza per mettersi alla prova, coltivando un proprio orto anche senza averlo mai fatto prima, per poi godere dei frutti del proprio impegno.
Cinquanta i campi, in via Fosso Cavone e via Lagonegro, che nel corso della cerimonia il presidente dell’Associazione Antonella Allegrino ha assegnato ad altrettanti ortolani insieme ai semi che saranno piantati per far crescere gli ortaggi.
“E’ sempre un momento di gioia e di buoni propositi in cui rinnoviamo l’impegno dell’associazione a favore di una parte della popolazione pescarese che costituisce una risorsa preziosa della nostra comunità – ha affermato Allegrino – Ritroviamo over 65 che già da anni sono impegnati nella coltivazione dei campi, e nuovi amici, che volendo rendersi utili, hanno richiesto l’assegnazione di un orto. L’incontro è anche un’occasione per ribadire il valore della terra, che diventa strumento per promuovere una longevità attiva e ha effetti positivi anche sul piano economico, visto che gli ortolani, raccogliendo i prodotti coltivati, risparmiano sulla spesaquotidiana. Gli orti, inoltre, rappresentano un punto di incontro in cui nascono amicizie solide e durature: chi ha più esperienza la mette a disposizione dei nuovi arrivati e li segue in ogni progresso. E’ un progetto che portiamo avanti con impegno e orgoglio sia per i risultati che continua adare sia perché è l’unico del Centro Sud Italia realizzato da un soggettoprivato, visto che gli altri sono di carattere pubblico”.
Presenti alla manifestazione due ospiti speciali arrivati alla quinta età: Iole Lattanzio, originaria di Popoli (Pescara) ma pescarese d’adozione, che il 24 aprile compirà 101 anni e Alberto Di Guglielmo,93 anni, di Civitella Messer Raimondo (Chieti).
Entrambi hanno rivolto un saluto speciale agli ortolani svelando il segreto della loro longevità. “Bisogna mantenersi attivi sul piano fisico e mentale - ha affermato la signora Lattanzio, che ha insegnato a lungo nelle scuole elementari - Scrivo tanto e ho scritto anche la storia della mia vita,lavoro ad uncinetto, mi cucino e provvedo a me stessa. E, soprattutto, non dimentico mai di fare quella mezz’ora di passeggiata o di movimento al giorno,altrimenti le gambe si indeboliscono. Ho camminato molto anche da giovane perché ai miei tempi non c’erano mezzi di trasporto”.
Alberto Di Guglielmo va tutti i giorni nei suoi campi dove coltiva 350 piante d’ulivo: “Nella vita sono stato un muratore, ma ogni mattina, prima di andare a lavorare, facevo una buca nel terreno - ha raccontato - In primavera, completate tutte le buche, acquistavo le piante e le piantavo. Ora coltivo la mia terra e quella dei miei due nipoti, che sono la cosa più bella che ho nella vita”.
Ai due ospiti e ad Aquilino Colasante, 88 anni, pescarese, che per più di dieci anni ha coltivato uno dei campi dell’Associazione “Domenico Allegrino”, sono stati consegnati attestati di longevità attiva con la seguente motivazione: “La vostra 'lunga giovinezza' è motivo di orgoglio per la nostra comunità e rappresenta un esempio di vitalità e impegno nella vita e nella società. Grazie per aver condiviso con tutti la conoscenza, l’esperienza e la saggezza”.
(Fonte: tratto dall'articolo)