Nella residenza per anziani «Eremo dei Camaldolesi» di Pecetto (Torino) sono arrivati per tenere compagnia agli ospiti Dante e Lola, simpatici conigli di razza ariete di due anni e mezzo. Clara Vajthò, educatrice di pet therapy specializzata nell’utilizzo dei conigli spiega che la pet therapy non si può fare con tutte le razze della specie, solo con l’ariete perchè: «Sono docili, teneri, si lasciano coccolare. E soprattutto sono addestrati per non avere paura del contatto fisico con persone sconosciute». La pet therapy consiste in carezze e giochi con l’animale e anche dargli da mangiare: «Per loro (gli ospiti della casa di riposo) è una grande soddisfazione riuscire a dare un po’ d’insalata o del fieno agli animali - prosegue l’operatrice - si sentono utili e gratificati, nonostante la malattia». Pian piano gli ospiti si aprono e socializzano prima con gli animali dopo creano delle relazioni anche con gli esseri umani e gli infermieri. «I due animaletti creano sempre una splendida empatia con gli ospiti della casa di riposo, e ogni lunedì sono attesi da tutti - proseguono dall’rsa -. Sono rari i casi in cui una persona (qui sono quasi tutti non autosufficienti) rifiuta il contatto con il coniglio. Capita solo per chi non ha mai amato gli animali».
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)