"La pet therapy non è uno dei tanti fenomeni di moda in questi tempi creativi. Nella pet therapy la relazione uomo animale non è solo gioco, diversivo o consolazione, ma una vera terapia, che comprende interventi con gli animali strutturati e realizzati all’interno di un progetto di cura personalizzato che integra le tradizionali terapie farmacologiche, riabilitative o assistenziali". Spiega Marzia Fornari, volontaria di "Impronte nell’anima", associazione parmense che promuove attività assistite con gli animali nei centri di assistenza ai disabili e nelle case di riposo per anziani. Tra i principali benefici di questa disciplina c’è il rilassamento, la responsabilizzazione che consegue al risveglio dell’istinto di protezione, il buonumore, che riduce l’ansia e lo stress. Non si tratta solo di empatia, ma il benessere indotto è giustificato biologicamente da una serie di reazioni fisiche che la relazione con l’animale induce, quali la produzione di endorfine e di altri ormoni antistress. Per svolgere attività di pet therapy occorre seguire le linee guida nazionali redatte dal Governo.
(Fonte: tratto dall'articolo)