Ha aperto i battenti ad Ascona, in Canton Ticino, la residenza San Clemente, realizzata dalla Parrocchia e dall’Associazione per la gioventù e le beneficenze parrocchiali cittadine. Un investimento da 26,5 milioni di franchi per 62 appartamenti (50 da 2,5 locali e 12 da 3,5), destinati a persone anziane, dai 65 anni in su, sostanzialmente autonome, che prevede pigioni accessibili e la garanzia di un a fitta rete di assistenza. e di servizi per gli inquiliniIeri la presentazione ai giornalisti.
Il presidente, Don Massimo Gaia ha ricordato l’iter (lo ha definito «lungo, lungo, lungo») che ha portato alla realizzazione di «uno dei progetti più ambiziosi che la Parrocchia e l’Associazione per la gioventù abbiano mai portato avanti. La residenza è a disposizione degli inquilini dallo scorso mese di ottobre, ma l’inaugurazione ufficiale è prevista per domani, sabato 23 novembre, giorno in cui le porte della struttura saranno aperte al pubblico e ai visitatori, che potranno anche entrare in due appartamenti modello. Gli spazi sono ampi, con corridoi lunghi e larghi (utilizzati dagli inquilini anche per passeggiare e fare movimento nei giorni di freddo o di maltempo), locali comuni e uno spazio per il culto.
Da gennaio 2020 sono confermate diverse collaborazioni: Pro Senectute con un centro diurno socio-assistenziale, per accogliere anche gli anziani che non vivono nella residenza; Alvad con un’antenna all’interno della struttura; Opera Prima per la messa a disposizione di badanti e personale di pulizia per gli appartamenti; l’Atte del Locarnese per iniziative già collaudate. Il tutto inserito in una costruzione moderna, con un grande cortile centrale, 86 posteggi sotterranei, edificata nel segno del risparmio energetico (riscaldamento a termopompa, pannelli fotovoltaici e recupero dell’acqua piovana).
All’incontro con i giornalisti anche Giancarlo Cotti, presidente dell’Associazione per la gioventù e titolare di un’agenzia immobiliare. Nel Locarnese sono diverse le nuove costruzioni con alloggi per senior autosufficienti: non c’è il rischio che l’offerta superi la domanda? «È vero che sul mercato ci sono sempre più appartamenti per la terza età. Ma è anche vero che le proposte sono diverse. Per la residenza San Clemente l’obiettivo è quello di contenere il prezzo delle pigioni. Ciò è reso possibile dal fatto che la Parrocchia deve arrivare a coprire le spese e non è spinta dalla necessità di fare utili. In più qui gli inquilini non sono obbligati a pagare dei servizi che non utilizzano, ma solo quelle prestazioni alle quali fanno effettivamente capo».
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)