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Più istruiti e più benestanti. Il futuro degli anziani italiani

www.neodemos.info, 24-04-2020

La scolarità degli italiani nati fra il 1890 e il 1970 si è modificata in modo radicale.

Nelle coorti nate a cavallo del 1900 c’erano ancora analfabeti (il 10% fra gli uomini e il 14% fra le donne), e solo una minima parte di loro ha avuto accesso agli studi superiori (5% fra gli uomini e 3% fra le donne).

Le cose cambiano per le coorti successive, con una forte accelerazione per le persone che supereranno i 70 anni dal 2020 in poi, protagoniste dalla riforma della scuola media unica (1963), della “corsa” al diploma superiore e del libero accesso all’università (1969). Di conseguenza, nei prossimi anni l’incremento della popolazione anziana si tradurrà in un rapido incremento della popolazione con titolo di studio medio-superiore.

In Italia, fra il 2020 e il 2040 gli ultrasettantenni senza titolo di studio o con la sola licenza elementare passeranno da 5 milioni e 300 mila a 1 milione e 800 mila, mentre i laureati e diplomati passeranno da 2 milioni 800 mila a 8 milioni, ossia più di metà degli anziani del 2040. Questo grande cambiamento avrà molte conseguenza. 

Anziani più istruiti vorrà dire anziani in grado di rapportarsi in modo più attivo con molti aspetti della vita moderna( economici e finanziari, salute, informatica).

Si modificheranno anche le modalità di fruizione del tempo, il rapporto con i figli e – più in generale – i rapporti interpersonali. L’incremento di diplomati e laureati spingerà verso l’alto anche la sopravvivenza degli anziani: secondo i calcoli dell’Istat, nel 2012 la speranza di vita a 70 anni era di un anno e mezzo più elevata per i laureati e le laureate rispetto alle persone con la sola licenza elementare.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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LinguaItaliano
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Data dell'articolo2020-04-24
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Fontewww.neodemos.info
Approfondimenti Onlinewww.neodemos.info/articoli/piu-istruiti-e-piu-benestanti-il-futuro-degli-anziani-italiani/
Subtitolo in stampawww.neodemos.info, 24-04-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Analisi demografica Dati statistici Welfare