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Più letti liberi in casa anziani

La Regione, 08-02-2021

Liste d’attesa ridotte all’osso o congelate, stanze vuote. Sebbene lo scenario sia a macchia di leopardo, anche in Ticino varie case anziani hanno diversi posti letto liberi. Un contesto che è già costato in termine di licenziamenti. Ma qual è esattamente la situazione? C’è il rischio di un’ondata di tagli?

Il caso non agita il sonno dei direttori delle case anziani. Non di quelli convenzionati con l’ente pubblico, almeno. Nella vita delle strutture cantonali sovvenzionate il 2020 e il 2021 saranno iscritti fra gli anni ‘straordinari’; questo è certo. Nessuno, però, sarà richiamato al suo mandato di prestazione, nonostante gli effetti, anche dolorosi, della crisi sanitaria da Covid-19. E questo resta un punto cardinale nella rotta dei vari istituti, alle prese con la ‘fase due’ della campagna di vaccinazione e le nuove disposizioni che allentano un po’ le restrizioni, riaprendo da oggi con cautela alle visite. In Ticino sinora grandi preoccupazioni non ci sono. E questo grazie al sistema di finanziamento cantonale. Certo il nodo verrà al pettine quando Cantone e Comuni tireranno le somme della pandemia. A quel punto i numeri avranno, volenti o nolenti, un peso, che si tratti delle cifre a bilancio o dei posti letto liberi.

Sul piano tecnico nel biennio 2020-2021 le strutture registrano un tasso di occupazione sicuramente inferiore. La fatica sul piano delle procedure di ammissione si sente, sebbene fuori il bisogno ci sia sempre. A influire sull’occupazione delle camere c’è però anche un altro elemento. Per prevenire eventuali altre ondate del virus sono stati dedicati dei reparti ai malati Covid, con conseguenti posti letto che sono venuti a mancare. Così, mentre all’interno degli istituti cala la pressione delle richieste, all’esterno a frenare sono le famiglie. È chiaro che prima della pandemia l’opzione della casa anziani era accolta molto bene; le strutture sono luoghi di vita aperti; il residente può uscire per fare due passi e ricevere i propri cari quando e come vuole. Il Covid ha cambiato tutto. Adesso ci si pensa più volte prima di portare un familiare in casa anziani. Ma non tanto per il contagio. A pesare sul potenziale ospite e sulla cerchia familiare sono semmai le restrizioni introdotte. Di sicuro questa situazione ha convinto a mantenere il più possibile a domicilio l’anziano.

Questo stato di cose avrà delle ricadute sul personale. Anche se ci sono meno letti occupati, le strutture devono preoccuparsi della dotazione di personale anche perchè all’interno delle case i compiti sono cresciuti. Dunque la necessità di avere delle risorse c’è. Vi sono poi degli strumenti che mettono al riparo i posti di lavoro.Tutte le case per anziani sono finanziate tramite il sistema dei contratti di prestazione. Questi prevedono un contributo globale, calcolato sulla base dei costi effettivi riconosciuti delle strutture moltiplicati per i giorni di presenza degli anziani nelle case. Nel contratto c’è una clausola che prevede che si possa intervenire in caso di eventi eccezionali, come una pandemia. E siccome il contratto è di fatto una base legale, questo consente d’intervenire in maniera molto celere nel sostegno alle strutture.

Già al termine della prima ondata sono state segnalate delle difficoltà finanziarie. Dopo un’analisi della situazione, è stata subito distribuita la liquidità necessaria per un totale di 19 milioni di franchi (16,7 per le case e 2,3 per i servizi domiciliari) a copertura dei costi straordinari legati alla pandemia. Soldi erogati sotto forma di anticipo di liquidità, con la clausola che il saldo sarebbe stato determinato a fine esercizio. Anche per il 2021 è in atto il monitoraggio della situazione; la copertura delle spese straordinarie sarà assicurata fino a fine marzo, poi si proseguirà di tre mesi in tre mesi in base all’evolversi della situazione.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Anno Pubblicazione2021
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-02-08
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Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Regione
Subtitolo in stampaLa Regione, 08-02-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Residenza Sanitaria Assistenziale