Contro il reflusso, la gastrite o l'acidità, gli inibitori di pompa protonica sono utilizzati da milioni di persone e sono tra i farmaci più prescritti in Italia. Spesso utilizzati per anni, senza neppure avvertire il medico, visto che ce ne sono pure da banco. Ma l'uso continuo di questi farmaci non fa bene.
E adesso ai rischi già evidenziati da altri studi, come quello del tumore gastrico, se ne aggiunge uno più subdolo: la demenza.
Lo studio è dei ricercatori svedesi del Karolinska Institutet ed è stato pubblicato sul giornale Alzheimer’s & Dementia. "Abbiamo dimostrato - spiega Taher Darreh-Snori, ricrcatore del dipartimento di Neurobiologia dell'ospedale svedese - che gli inibitori di pompa protonica influenzano la sintesi del neurotrasmettitore acetilcolina, che ha un ruolo significativo in patologie come l'Alzheimer. Poiché non ci sono terapie per questa malattia, evitare i fattori di rischio diventa ancora più importante. E quindi è fondamentale evitare di assumere questi farmaci per lungo periodo senza che ve ne sia ancora necessità".
(Fonte: tratto dall'articolo)