Udine, città inserita nella rete delle «healthy city» dell’Oms, ha messo in campo diverse iniziative per i suoi cittadini. «Pedibus» per andare a scuola accompagnati dai nonni del quartiere; «CamminaMente» per svolgere attività di contrasto al decadimento cognitivo; «No alla Solit’Udine» per favorire l’aggregazione sociale e il «Contratto della merenda» per promuovere l’alimentazione sana a scuola. Grazie a questi progetti ha guadagnato una reputazione internazionale e ha un capitolo nella pubblicazione «Health diplomacy: European perspectives», dell’Oms. Furio Honsell, sindaco della città per 10 anni e docente dell’Università spiega il concetto di «diplomazia municipale della salute», dove la salute dev’essere la “stella polare” delle decisioni in tutti i settori. Bisogna adottare una prospettiva globale per affrontare i problemi delle politiche urbane, Per ottenere il benessere dei cittadini i tanti attori delle città (cittadini, associazioni, università, istituzioni pubbliche e aziende private) insieme con l’ente locale che fa da intermediario e promotore debbono fare rete. La salute deve essere globale, perché è indice di giustizia sociale e di crescita economica, quindi è possibile solo se vengono combattute tutte le diseguaglianze, discriminazioni e le marginalizzazioni. Di questo argomento si parlerà al festival della salute globale che si tiene a Padova dal 5 al 7 aprile.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)