In una società delle globalizzazioni, radicalmente adulto-centrica, l'età senile vive un'immagine "difettiva" - espropriata di ruoli e di funzioni - alla quale finisce inevitabilmente per assoggettarsi.
Viene costretta in lunghe sequenze di censure e di prescrizioni normative che investono i suoi atteggiamenti verso il corpo, la salute, la mente, l'amore e la sessualità.
Il volume affronta differenti concezioni, destini, dimensioni di questa età della vita; analizza i modi e le ragioni per stare-costruire insieme fra differenti generazioni, per pensare e sognare anche con gli occhi dell'Altro, sapendo ascoltare-guardare nel labirinto dell'anima e coglierne le risorse d'identità.
Scritto a più mani, il testo si sofferma su: la pedagogia della terza età, la mente dell'anziano, le risorse di un carattere invecchiato (Frabboni, Oliverio, Dozza); la vecchiaia tra perdite e nuove possibilità esistenziali, la dimensione transizionale del gioco, la formazione e i contesti formativi tra anziani, la capacità di essere resilienti (Pinto Minerva, Cerrocchi, Ellerani, Chianese); le politiche sociali per gli anziani, le tipologie di servizi e gli spazi di vita, "buone pratiche" per abitare l'anzianità e per una città che sia anche a misura di anziano (Dozza, D'Ugo, Kofler). (Fonte: www.francoangeli.it)