Le malattie croniche in Europa sono responsabili dell'86% di tutti i decessi e di una spesa di circa 700 miliardi di euro l’anno. In Italia sono quasi 24 milioni le persone che hanno una o più malattie croniche. Il nostro Paese, un anno e mezzo fa, ha messo nero su bianco l’impegno del Servizio Sanitario Nazionale in materia con l’Intesa per il suo recepimento a livello territoriale. Il Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva ha verificato lo stato dell’arte in un seminario dal titolo “Piano Nazionale delle Cronicità: a che punto siamo”. Per rissumere i dati più significativi bisogna dire che, solo cinque Regioni hanno recepito con proprio atto il Piano Nazionale Cronicità. Sono: Umbria, Puglia, Lazio (da pochi giorni), Emilia Romagna, Marche. Il Piemonte ha un iter approvativo ancora in corso. La Lombardia ha un suo «Piano Regionale della Cronicità e Fragilità» . Per quanto riguarda i percorsi diagnostico-terapeutici(PDTA), una ricognizione svolta dalle Associazioni pazienti ne ha rilevato l'attivazione per il Parkinson solo in Piemonte, Toscana e Puglia. Sebbene il Piano non abbia fondi ad hoc, esistono altre fonti di finanziamento per la diffusione di strumenti e tecnologie ICT a supporto della cronicità: tra di esse i fondi del PON GOV Cronicità (le risorse per l’ICT in sanità) 2017-2023 pari a circa 21 milioni di euro.
(Fonte: www.cittadinanzattiva.it)