Cristiano Gori, promotore del Network Non autosufficienza, definisce l’ultimo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Una grande opportunità per gli anziani non autosufficienti del nostro Paese”. In questo senso rappresenta dunque un grande passo in avanti per avviare l’auspicata riforma della non autosufficienza. Il documento prevede appunto una “riforma organica” del settore e indica la scadenza naturale della legislatura come termine. Questo è passaggio di particolare rilievo, sottolinea Gori, perché la Commissione verificherà le scadenze indicate. Fondamentale è anche la previsione che la riforma introduca dei livelli essenziali dell'assistenza agli anziani non autosufficienti: introdurli significa evidentemente incrementare la spesa.
Il piano attuale incrementa le risorse già destinate al settore dal precededente Governo, per esempio incrementando le risorse per i servizi domiciliari da uno a tre miliardi. Per l’esattezza il Pnrr stanzia complessivamente 3,5 miliardi circa (3 miliardi per l'assistenza domiciliare integrata, 300 milioni per la riconversione delle Rsa e altre risorse per le infrastrutture). Anche se, sottolinea Gori pur apprezzando l’impegno, la cifra potrebbe non essere sufficiente. Tuttavia c'è, sul tema delle risorse, anche un passo avanti nel metodo, perché gli investimenti di competenza della Salute e del Welfare sono posti in coordinamento e presentati come primo passo del percorso di cambiamento del settore.
Riguardo l’integrazione socio-sanitaria, il Pnrr si muove attraverso un approccio multidimensionale nell’assistenza agli anziani, che si concretizza in una collaborazione tra mistero delle Politiche sociali e ministero della Salute, partendo dall’assunto che non si può chiedere di realizzare l'integrazione nei territori senza realizzarla a livello centrale. Gori conclude la sua analisi con una previsione ottimista: "Prima ancora che un grande risultato, afferma, questo Pnrr è una grande opportunità per gli anziani non autosufficienti di questo paese e per le loro famiglie. Lo spazio adesso c’è: ora tutti quelli interessati a questo settore devono riempirlo di contenuti e di forma riformatrice”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)