Firmato dal regista coreano Lee Chang-dong, già ministro della Cultura nel 2003, ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes 2010. E' il racconto dell'esistenza di un'anziana donna, Mija, la cui occupazione principale è badare al giovane nipote Wook in una piccola città di provincia, nella Corea del Sud. Mija viene a sapere che il nipote, insieme ad altri amici, ha violentato per mesi una compagna di scuola portandola al suicidio e che i genitori degli amici hanno intenzione di corrompere la madre della ragazza affinché non faccia parola con la polizia delle violenze subite dalla figlia. Dopo alcuni accertamenti medici, Mija scopre di essere malata di Alzheimer. La partecipazione a un corso di scrittura poetica diventa l'occasione per trovare un po' di bellezza e recuperare la dignità, denunciando il delitto alla polizia.
(Sintesi redatta da: Marcello Mamini)