A pochi giorni dall'inizio delle vaccinazioni in Germania, piovono critiche sul ministro della salute, Jens Spahn, per la gestione della campagna. Si lamentano ritardi, carenza di vaccini, scarsa diversificazione dei prodotti e troppa visibilità del ministro. Le critiche arrivano anche dagli alleati di governo, e culminano nell'accusa che Spahn, potenziale candidato alla leadership Cdu, avrebbe trasformato la lotta al virus in uno show personale.
A scatenare le polemiche anche la notizia, rivelata dall'ex sottosegretario alla sanità Lutz Stoppe, che cita a testimonianza sua madre di 88 anni, secondo cui a causa dei pochi vaccini, nelle Rsa si estrae a sorte chi vaccinare. Il caso di sua madre in una struttura a Francoforte non è isolato. Secondo gli esperti, le vaccinazioni procedono a rilento.
Per l'esperto della Spd, Karl Lauterbach i prossimi tre mesi saranno i peggiori di tutta la pandemia: da aprile, col tempo migliore e i vaccini disponibili, si potrà vedere la luce in fondo al tunnel. Sono stati ordinati pochi vaccini sia da Biontech che Moderna. «Era chiaro subito che quello di Moderna è molto efficace e può essere somministrato dai medici di base» ma ne è stato ordinato troppo poco e anche se verrà autorizzato presto (il governo prevede il 6 gennaio), non inciderà in modo essenziale.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)