Nonostante l’88% degli adulti anziani in Europa affermi di sapere cosa sia la polmonite, uno su cinque non sa che è una malattia dei polmoni e meno del 30% sa che esiste un vaccino. Sono questi i dati emersi dallo studio PneuVUE, condotto tra novembre 2015 e febbraio 2016 da Ipsos MORI in nove Paesi europei tra cui l’Italia, su un campione di 9.000 adulti con almeno 50 anni di età. Secondo la ricerca, infatti, oltre la metà degli intervistati non sa che questa infezione polmonare può essere contagiosa, tanto che solo il 13% di chi conosce la patologia si sente effettivamente a rischio. «Spesso negli adulti sani manca la consapevolezza del rischio potenziale di contrarre malattie infettive e vi è quindi l’errata percezione di non aver bisogno dei vaccini - commenta Francesco Blasi, Professore ordinario all’Università degli Studi di Milano -. L’età adulta è di per sé un fattore di rischio per la polmonite, e l’invecchiamento sano è il risultato anche, in alcuni casi, di scelte come la vaccinazione, per prevenire non solo l’infezione ma anche condizioni cliniche più serie a livello di complicanze e mortalità, soprattutto negli anziani. Uno stile di vita corretto è senz’altro utile ma non basta. La polmonite da pneumococco è tuttora una delle principali cause di decesso per malattie infettive. Nel 2013, solo in Italia si sono registrati oltre 9.000 decessi per polmonite».
(Fonte: tratto dall'articolo)