Sono stati diffusi oggi da Eurostat, in occasione della Giornata Mondiale contro la Polmonite (12 novembre), i dati sulla mortalità nell’Unione Europea (UE) nel 2014. Su 4.9 milioni di morti, 118.300 sono attribuibili a polmonite. Ben il 90% di questi eventi a riguardato persone di età superiore ai 65 anni. Minime le differenze di genere che hanno riguardato le donne in 59.900 casi e gli uomini in 58.400 . Il Regno Unito(28.200 morti, il 24% del totale dell’UE) è stato lo Stato membro che ha fatto registrare la maggior parte di decessi per polmonite, seguito da Germania(16.700, 14%), Polonia (12.300, 10%), Francia (11.100, 9%), Italia (9.100, 8%)e Spagna (8.400, 7%). Eurostat ha poi rapportato questi numeri assoluti alla dimensione e alla struttura delle popolazioni di ciascun Stato. Nel 2014 , a livello UE, il tasso medio di morti per milione di abitanti è stato di 25. Con quasi 55 morti da polmonite per milione di abitanti, il Portogallo ha registrato il tasso più elevato, seguito dal Regno Unito (49), dalla Slovacchia (45) e dalla Polonia (43). Al contrario, il numero più basso di morti per questa causa si è registrato in Finlandia (4 morti per milione di abitanti), davanti alla Grecia e all’Austria (entrambi 9), all’Ungheria (10) e alla Croazia (11).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)