Nel rapporto 2015 sulla demografia in Italia, diffuso dall’Istat, si afferma: “I morti sono stati 653mila nel 2015 (+54mila).
Il tasso di mortalità, pari al 10,7 per mille, è il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi”. L’aumento di mortalità risulta concentrato “nelle classi di età molto anziane (75-95 anni). Il picco è in parte dovuto a effetti strutturali connessi all’invecchiamento” generale della popolazione italiana. Il saldo migratorio netto con l’estero “è di 128mila unità, corrispondenti a un tasso del 2,1 per mille. Tale risultato, frutto di 273mila iscrizioni e 145mila cancellazioni, rappresenta un quarto di quello conseguito nel 2007 nel momento di massimo storico per i flussi migratori internazionali”.
Le iscrizioni dall’estero di stranieri sono state 245mila e 28mila i rientri in patria degli italiani.
(Fonte: tratto dall'articolo)