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Domínguez Nuño

Por qué comer poco alarga la vida

El País, 28-02-2020, p.31

Potremmo vivere fino a 9 anni in più, senza incorrere in malattie come l’Alzheimer e il diabete, normalmente associate all’invecchiamento. Sono i risultai di uno studio pubblicato il 27 febbraio scorso sulla rivista Cell. Juan Carlos Izpisua, uno degli autori dello studio, afferma che “L’invecchiamento è un processo reversibile. Abbiamo dimostrato che determinati cambiamenti metabolici che conducono ad una accelerazione del processo, si possono riprogrammare solo riducendo l’ingestione calorica. Con l’intento - non di allungare oltremisura la vita – ma, cosa più importante, di vivere una vecchiaia in salute”.

La ricerca, condotta cellula per cellula, è stata effettuata su due campioni di ratti adulti (quindi mammiferi): uno mangiava a volontà, l’altro era soggetto ad un restringimento calorico del 30%.Il campione sottoposto a restrizione calorica non mostrava più della metà di tutti i marcatori di invecchiamento identificati nel campione cui era stata concessa una dieta normale.

Il fenomeno è collegato all’infiammazione del sistema immunitario, il meccanismo essenziale di difesa concepito per aumentare la sopravvivenza della specie, la cui alterazione durante l’invecchiamento porta all’apparizione di infermità associate all’età, come l’Alzheimer. La restrizione calorica rallenta questo processo, a partire dall’effetto positivo che la diminuzione calorica ha sulla materia grassa e sull’aorta.

La ricerca potrebbe dare l'avvio allo studio di nuovi farmaci.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Domínguez Nuño
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine31
LinguaSpagnolo
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-02-28
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteEl País
Subtitolo in stampaEl País, 28-02-2020, p.31
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Approfondimenti
Domínguez Nuño
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Parole chiave: Farmaci anti invecchiamento Malattia di Alzheimer Ricerca