L'autrice parte dalla propria esperienza personale. Quest'anno per la prima volta, ha festeggiato la Festa dei nonni, da qui scaturiscono diverse constatazioni.
Al di là dell'indubbia gioia per il nuovo arrivo, c'è anche un senso nuova meraviglia, che dona una sorta di iniezione di vita. Per i nostri padri questo tipo di scossa era normale, come lo era passare la vecchiaia circondati da nipoti. Non è più così semplice oggi, e l'autrice si interroga di quanto incidesse nel vivere comune, questo fatto di una vita che continua in un'altra vita. E di quanto sia importante sentire di avere dei discendenti, delle persone a cui lasciare il mondo e quindi l'importanza di lottare per il domani.
Oggi è una cosa che non accade a tutti, piene le nostre città di anziani soli. Ma quanto incideva, nel vivere comune, la vita che continuava nei figli dei figli: quanto in allegria, tenerezza, senso stesso del vivere. Nel nuovo cucciolo si ritrovano i tratti propri e di cari che non ci sono più, e permette di sentirsi parte di una catena, cosa che porta ad attenuare la centratura su sé stessi e del proprio ego.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)