Uno studio condotto su donne thailandesi indica che quasi una donna su in tre in postmenopausa, apparentemente sana con osteopenia, è a rischio di fratture vertebrali.
“I nostri risultati pongono un interrogativo sulla necessità di riconsiderare i criteri di screening e sulla possibile appropriatezza dello screening a un’età inferiore rispetto alle attuali raccomandazioni”, osserva Chatlert Pongchaiyakul, capo ricercatore.
“Sappiamo che le pazienti con fratture da fragilità, tra cui fratture vertebrali, hanno un rischio aumentato di fratture ricorrenti e sono candidate all’assunzione di farmaci antiosteoporotici, a prescindere dai risultati della BMD. Identificare una frattura vertebrale nelle donne osteopeniche è fondamentale perché influenza il processo decisionale riguardante la scelta del trattamento”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)