MONTECATINI TERME. Da quando “Franco”, l'impiegato-direttore delle Poste, l’amico, il consigliere,“quasi un figlio” - dirà sgomento Florio Gori - è sparito, lasciando decine di clienti con un pugno di mosche in mano, scorrono fiumi di rabbia. Perché con lui si sono volatilizzati tanti soldi (si parla di 3 milioni di euro) tra libretti e prodotti postali aperti nel piccolo ufficio situato proprio all’inizio del paese di Nievole, frazione di Montecatini Terme.Una valle, un torrente, un pugno di case (350 famiglie), il circolo Arci, l’ufficio postale, qualche serra, pesche e fragole. «Un'artista - sogghigna rassegnato Sergio Franchi, professione pensionato che qui ha perso un bel po’ di soldi. Per Natale gli ho portato anche lo spumante». Ma è uno squarcio di ironia in un’altra giornata di tensione. Si taglia col coltello. Come la rabbia. C’è chi ha perso i risparmi di una vita e non sa neppure come pagare il gasolio invernale. E c’è chi - come Lina Lorenzi, centenaria, la nonnina di Nievole - chiede disperata cosa sia successo dei suoi due buoni fruttiferi da 54mila euro ciascuno. Anche la giovane badante che l’accompagna ha perso un bel po’ di risparmi alle poste. Qui tutti si conoscono,molti sono parenti, il piccolo ufficio postale è, o forse era, come una appendice della casa, dove scambiare due parole, non solo ritirare la pensione, prelevare o aprirsi un libretto. E con “Franco” tutti avevano un rapporto confidenziale. Fino a quando qualcuno non si è accorto che qualcosa non tornava. Da allora è una coda agli sportelli, uno stillicidio di domande, lamentele, proteste. E denunce. Le Poste, dalla direzione di Firenze, assicurano che i clienti riavranno i loro soldi. Ma servono 6-7 mesi. Per eseguire verifiche, spulciare la documentazione, sia cartacea che digitale. Troppi, si lamentano nel piccolo paese.
(Sintesi redatta da: Silvana Agostini)