Un’indagine realizzata dallo Spi, il Sindacato dei pensionati della Cgil, e dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio, rivela che il 47% degli anziani, da Nord a Sud Italia, non è in grado di pagare le bollette del gas, dell’acqua calda e dell’elettricità. Questa fetta di popolazione vive cioè in condizioni di "povertà energetica" con conseguenze gravi sullo stato di salute e i livelli di mortalità. Dalle interviste (979) realizzate viene fuori che il 14% dei pensionati non riesce a mantenere una temperatura adeguata in casa. Non solo per gli eccessivi costi di accensione della caldaia , ma, nel 18% dei casi, perché l’impianto di riscaldamento è assente.
I poveri energetici sono per lo più anziani soli, vedovi o vedove; vivono in piccoli appartamenti tra i 40 e i 60 metri quadri e in condomini di città. Sono in maggioranza donne e i più anziani sono quelli che versano nelle peggiori condizioni economiche. I più poveri sono gli ex artigiani e le ex casalinghe. Stanno meglio per gli operai, mentre, coloro che non hanno una pensione da lavoro e percepiscono redditi da invalidità, reversibilità o pensione sociale, hanno condizioni di fragilità economica sono ancora più gravi. Dalla ricerca emerge inoltre che, solo il 30% di chi aveva diritto al bonus gas energia elettrica ne ha usufruito sia per l'esiguità del contributo che per le procedure farraginose non adeguate ad una utenza di 70-80enni.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)