Sono 133 mila i veneti ‘assistiti’ dalla rete degli empori della solidarietà, ‘banchi’ di distribuzione delle eccedenze alimentari (e non solo) creati dal mondo del volontariato e del non profit e sostenuti dalle amministrazioni locali e della Regione. Gli empori riforniscono un migliaio di associazioni del territorio veneto, che a loro volta assistono 133 mila poveri, distribuendo circa 6 mila tonnellate l’anno di generi di prima necessità: cibo, prodotti per l’igiene, ma anche capi di vestiario, parafarmaci e prodotti per l’infanzia. “La Regione Veneto ha investito quest’anno 400 mila euro per sostenere la rete degli empori – ha dichiarato l’assessore Lanzarin– con l’obiettivo di promuovere queste forme innovative di recupero delle eccedenze e di potenziarne la presenza capillare e l’integrazione con gli altri servizi. La povertà può essere combattuta solo attraverso un sistema di rete tra enti, istituzioni, imprese e terzo settore. Gli empori della solidarietà sono un terminale nel territorio di progetti integrati di presa in carico a sostegno delle famiglie, dei minori, degli anziani sotto la soglia di povertà”. L'assessore ha annunciato l'attivazione di nuovi servizi, come gli ambulatori medici ‘della solidarietà’ per chi non può permettersi farmaci e cure odontoiatriche.
(Fonte: tratto dall'articolo)