Difficile la scelta a livello di etica su a chi dare la precedenza per i vaccini. Per Maurizio Mori, presidente della Consulta di bioetica, il dubbio è tra salvare più vite o più anni di vita. Un discorso difficile, perché sicuramente ci saranno dei morti tra l'inizio e la fine della vaccinazione, e lui, settantenne, pensa che sia più giusto dare la precedenza ai giovani, ribaltando l'idea della distribuzione dei vaccini alla popolazione.
Di idee simili anche il fisico Roberto Battiston, che vede nei giovani il veicolo di contagio maggiore e che quindi, una volta vaccinati, si raggiungerebbe prima l’immunità di gregge.
Negli Stati Uniti fonti autorevoli spingono per i vaccini ai giovani, per difendere così i più vulnerabili.
Tra i medici non erano previsti tra i primi vaccinati i privati e gli odontoiatri. Anche i professori, tramite i loro sindacati, chiedono la vaccinazione in tempi brevi, come anche chi vive e lavora nelle carceri italiane sovraffollate.
Per avere le idee più chiare si attende di capire se il vaccino anti Covid protegga solo la persona che l’ha ricevuto o abolisca anche la contagiosità verso gli altri.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)