Lo scorso 26 giugno è stato presentato l'Osservatorio CLaP - Cura, lavoro e professionalità, nato dalla collaborazione tra la FNP CISL, la Fondazione PMR ( Partecipazione, mediazione, rappresentanza) e il Dipartimento di Scienze Sociali e Economiche de La Sapienza Università di Roma. I ricercatori hanno evidenziato che il lavoro di cura “ comprendente l'insieme delle pratiche riguardanti il contesto domestico rivolte in modo particolare agli utenti deboli (bambini, anziani, malati)”, presenta alcuni aspetti problematici. Il primo è che si fa fatica a considerarlo “lavoro” in quanto in gran parte avviene a domicilio; per lo stesso motivo si ritiene sia prerogativa delle donne ( l’80% della forza lavoro appartiene a questo genere-fonte: Inps); infine, nell’ultimo periodo, emerge che, anche gli assistenti/caregiver, stanno invecchiando ( come i loro assistiti). L’Europa ha dato diverse risposte a questo fenomeno:
- A Nord del Continente, i servizi sono stati geolocalizzati e affidati ai privati;
- in Francia, si è unita la domanda di lavoro femminile al bisogno di cura, con un modello che ha portato vantaggi;
- in Italia, le amministrazioni pubbliche (a tutti i livelli) non se ne sono occupate in modo strutturale affidando il lavoro di cura agli assistenti familiari, soprattutto provenienti dall'Est Europa.
Nel corso dell’incontro il segretario confederale Cisl Ignazio Ganga, ha ricordato alcune criticità del Sistema sanitario nazionale (Ssn) che incidono, in particolare, sull'assistenza agli anziani: l'aumento della cronicità, i problemi legati alla riabilitazione, la mancanza di un sistema di cure intermedie, la futura drastica riduzione dei medici, la scarsa integrazione ospedale - territorio e l’insufficienza delle reti territoriali.Tutte questioni che potrebbero trovare una soluzione nell'Agenda Sanità 2018.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)