Gli studiosi sono giunti a queste conclusioni dopo aver analizzato i dati raccolti dal Saguenay Youth Study, un’indagine canadese che ha coinvolto 1.347 persone - 911 adolescenti e 426 adulti di età compresa fra 36 e 65 anni. I ricercatori hanno misurato la pressione sanguigna battito per battito, la frequenza cardiaca, la gittata sistolica e la resistenza periferica totale di tutti i partecipanti, mentre erano a riposo, durante il cambio di posizione e in presenza di un fattore stressante - tutte situazioni progettate per simulare le attività della vita quotidiana. Al termine dell’esperimento, gli scienziati hanno osservato che la gittata sistolica spiega il 55% della variazione nella pressione sanguigna sistolica nel sesso femminile, rispetto al 35% nel sesso maschile; la resistenza periferica totale, invece, spiega il 47% della variazione nella pressione sanguigna sistolica tra gli uomini, rispetto al 30% tra le donne. Alla luce dei risultati, i ricercatori sottolineano la necessità di prescrivere ai pazienti trattamenti specifici per l’ipertensione basati sul loro genere e sulla loro età. “Molti studi hanno esaminato le differenze di genere nell'efficacia dei farmaci per la pressione sanguigna – conclude l’esperta -. Ma la maggior parte di queste ricerche è stata condotta su persone che avevano un’età media di 60-70 anni, e molte delle donne erano in post-menopausa. Noi riteniamo che le donne in pre-menopausa e gli uomini di età simile possano avere la pressione sanguigna alta per motivi differenti, e pertanto potrebbero avere bisogno di ricevere cure diverse. Dopo la menopausa, quando la produzione di ormoni sessuali femminili diminuisce, le cause dell'ipertensione possono essere più simili tra gli uomini e le donne”.
(Fonte: tratto dall'articolo)