Da un nuovo studio su pressione alta e Alzheimer emerge che il declino cognitivo si può prevenire contenendo i livelli di pressione arteriosa. Lo stesso studio sembra smentire che lo stesso avvenga anche nei casi di demenza, come si è ritenuto finora. Si tratta dello studio sull’ipertensione arteriosa noto come Systolic Blood Pressure Intervention Trial, o SPRINT. Condotto su un campione di 10.000 individui con pressione alta o altri fattori di rischio cardiovascolare, cui sono stati abbassati i livelli di pressione sistolica al di sotto dei 120, ha verificato che questo è il livello ottimale per ridurre rischi di infarto e malattie cardiovascolari. Su un campione ridotto di 8.500 soggetti si è valutato l'impatto dell'ipertensione sul declino cognitivo come stadio di perdita di memoria che spesso progredisce verso la demenza. Questo secondo campione (MIND) ha smentito l'ipotesi che automaticamente al declino cognitivo sia associata la demenza anche se, chi ha la demenza ha sviluppato, prima, forme di declino cognitivo. L'Associazione Alzheimer ha annunciato che si metterà a disposizione per finanziare il prossimo SPRINT MIND 2.0 come estensione dello studio originale per avere altri due anni di riscontri su questa tesi.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)