Fino a qualche tempo fa si parlava di pressione alta quando i valori erano uguali o superiori a 140 millimetri di mercurio per la «massima» e i 90 per la «minima». Oggi ci sono un bel po’ di distinguo e perfino una certa dose di disaccordo su che cosa si intenda per ipertensione, come ha sottolineato un recente studio pubblicato sul Journal of American College of Cardiology, che ha messo a confronto le ultime linee guida sull’argomento stilate dagli esperti statunitensi e dai loro colleghi europei. L’American College of Cardiology e l’American Heart Association infatti hanno messo nero su bianco che oltre il limite di 130/80 bisogna intervenire, perché la pressione è già da considerare troppo alta; l’European Society of Cardiology e l’European Society of Hypertension ribattono che la vecchia indicazione di tenersi sotto i 140/90 come obiettivo funziona ancora e sottolineano che non serve puntare troppo in basso, perché in alcuni casi scendere al di sotto di 120/70 potrebbe essere controproducente.
(Fonte: tratto dall'articolo)