Un gruppo di ricercatori dell’Ircss Nueromed di Pozzilli (Isernia) - in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma - è giunto alla conclusione che non solo il caffè non favorirebbe i tumori ma, nel caso del cancro alla prostata, avrebbe persino funzione preventiva. Per capire se fosse la caffeina, l’alcaloide presente nella pianta di caffè e nei sui semi (i ‘chicchi’), ad avere questa azione protettiva, i riceratori hanno direttamente testato l’effetto di estratti di caffè contenenti questo alcaloide su alcune cellule di cancro alla prostata coltivate in vitro: la riduzione del tumore si è rivelata significativa. Al contrario, gli estratti di caffè privi di caffeina non hanno prodotto alcun effetto. Da ciò sembrerebbe, dunque, che la responsabilità dell’azione preventiva sui tumori sia da attribuire alla caffeina, e non ad altre sostanze antiossidanti presenti nel caffè, come era stato ipotizzato.
(Fonte: tratto dall'articolo)