Le condizioni associate all’aumento del rischio di ictus ricorrente o di infarto del miocardio sono: afasia, malattia coronarica, ipertensione, fumo, malattia arteriosa periferica e età più avanzata. Un’analisi dei dati raccolti nell’ambito del trial clinico Insulin Resisance Intervention After Stroke (IRIS) realizzata dalla Yale School of Medicine in New Haven (Connecticut), hanno indagato gli effetti di un antidiabetico insulino-sensibilizzante (il pioglitazone) nella prevenzione di ictus ricorrente e infarto. In soggetti senza diabete ma resistenti all’insulina, associato ad una terapia di prevenzione secondaria, ridurrebbe il rischio del 24%. I risultati dello studio sono pubblicati su JAMA Neurology. In un editoriale correlato all’articolo Graeme Hankey, della University of Western Australia di Perth, ha aggiunto che i risultati migliori si osservano nei pazienti tra 70 e 79 anni e con una storia di malattia coronarica e/o ipertensione e/o fumatori. Gli over 80 presentano, invece, un rischio troppo elevato di fratture ossee.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)