E’ nella prevenzione che emerge la grande differenza tra Regioni in Italia. «Al Nord ci si ammala di più, ad esempio di tumore al seno, perché le donne hanno iniziato prima a fumare e bevono di più — spiega Walter Ricciardi, coordinatore del rapporto Osservasalute 2015 — ma la mortalità è inferiore perché con gli screening si riesce a individuare prima la malattia». Per quanto riguarda il cancro alla mammella, secondo l’Osservatorio screening, la copertura delle indagini preventive è del 74%, con però il Nord oltre al 90% a Sud e Isole fermi al 40%. Lo screening per il tumore del colon retto è al 64% di copertura, ma il Sud e le Isole stanno al 30% e il Nord sempre al 90%. «Parlando di questo tipo di accertamenti — dice sempre Ricciardi — vi pare normale che ci siano Regioni meridionali in cui non sono ancora partiti, e quindi in cui ci sono zero cittadini protetti?». Lo screening del cancro alla cervice uterina ha dati più omogenei, con 71% di media nazionale. Non è colpa solo delle regioni, a volte sono i cittadini che non rispondono all’offerta degli esami.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)