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Carrino Antonella

Prevenzione delle demenze in Emilia Romagna: i Meeting Center e i Cogs Club

11-03-2020

Per prevenire l’inevitabile incremento dei casi di demenza connessi all’invecchiamento della popolazione la letteratura scientifica suggerisce di ridurre dal 10 al 25% ciascuno dei fattori di rischio modificabili (diabete, ipertensione, obesità, fumo, depressione, inattività fisica, bassa scolarizzazione).

Recenti studi sostengono che si potrebbero prevenire così da 1,1 a 3 milioni di nuovi casi di Alzheimer e demenza vascolare.

Vanno in questa direzione tutte le attività orientate alla promozione sul territorio di Comunità “amiche della demenza”; formate sulla malattia ed in grado di adoperarsi per cercare di aiutare e agevolare le persone con demenza e i Caffè Alzheimer che favoriscono la socializzazione e la condivisione dei problemi di malati e caregiver.

In Emilia Romagna, negli ultimi cinque anni, si è sviluppata l’offerta di due nuovi servizi di supporto ai malati di demenza e loro caregivers che vanno ad integrare la rete di servizi regionali prevista dal Progetto Regionale Demenze Emilia Romagna (DGR Emilia Romagna n. 990/2016) in attuazione del Piano Nazionale Demenze.

Sono  i Meeting Center e i Cogs Club.

1 - I Meeting Center nascono ad Amsterdam nel 1993 ad opera di Rose Mary Droes (docente Dipartimento di Psichiatria di Vrije, Università di Amsterdam). Si sono sviluppati, ad oggi, soprattutto nei Paesi Bassi dove ne risultano attivi 46. Si rivolgono soprattutto a persone nelle fasi iniziali della malattia che hanno ancora una funzionalità nelle abilità di base e non mostrano significativi problemi comportamentali.

Il Meeting Center è un intervento psicosociale “a bassa soglia”; una tipologia di approccio integrato che fornisce supporto professionale al binomio persona con demenza-caregiver. Il modello prevede tre incontri settimanali che si svolgono nei centri socio-culturali di quartiere durante i quali vengono proposte attività specifiche rivolte all’anziano, al familiare o ad entrambi  (ad esempio momenti di festa o uscite). Lo staff è composto da circa due/tre professionisti (psicologo, terapista occupazionale o della riabilitazione psichiatrica o educatore professionale e altre figure professionali esperte) ogni 15 anziani e rispettivi familiari. All’interno del Centro d’Incontro si svolgono attività strutturate di riattivazione, quali stimolazione cognitiva, reminiscenza, attività psicomotoria, e attività significative per la persona (musica, canto, danza, attività occupazionali), attività orientate al mantenimento e ristabilimento dell’equilibrio emotivo, alla preservazione dell’immagine di sé e al confronto con il futuro e attività orientate al mantenimento delle relazioni sociali e all’inclusione. Nello specifico il Meeting Center Support Program (MCSP), rispetto all’abituale cura quotidiana, migliora il senso di competenza e riduce il carico assistenziale e psicologico del familiare, migliora la qualità di vita sia della persona con demenza che del suo familiare,  ritardando l’istituzionalizzazione. Il MCSP è stato implementato in Europa e anche in Italia grazie allo studio multicentrico europeo Meeting DEM del 2014-2017. La prima esperienza sul territorio di Modena nasce a Vignola.

2 - I “Cogs Club” nascono in Inghilterra per opera dell’infermiera specializzata Jackie Tuppen. Sono interventi riabilitativi basati sulla stimolazione cognitiva (Cognitive Stimulation Therapy- CST – Knapp et al., 2005). Propongono, settimanalmente, una giornata di attività fisica, stimolazione cognitiva, musica e divertimento per persone con demenza lieve. Tale modello, rispetto a quello originale inglese, è stato riadattato in Italia dove la provincia di Modena è stata pioniera nel dare vita ai Cogs Club, in collaborazione con l’associazione di Volontariato locale AssSDe. I primi Club, nati nel 2015 a Formigine e Sassuolo, e si sono diffusi nell’anno successivo nei distretti di Mirandola e Carpi. Anche questo servizio  è rivolto alle persone anziane con demenza in fase lieve, intercettate e inviate dai Centri Disturbi Cognitivi e Demenze del territorio. Integrano la proposta terapeutica del Centro con un intervento psicosociale teso a ritardare la progressione dei deficit cognitivi e della disabilità in persone affette da demenza, inserite nel contesto della comunità e che non necessitano di altri servizi formali della rete, come i Centri Diurni. Attualmente nel territorio modenese sono attivi 8 club, con circa 15 persone ciascuno: tre nel Distretto di Sassuolo, tre nel distretto di Mirandola, uno a Carpi e uno a Modena.

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Autore (Cognome Nome)Carrino Antonella
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine
LinguaItaliano
Data dell'articolo19000101
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
Subtitolo in stampa11-03-2020
Fonte da stampare
Volume
Approfondimenti
Carrino Antonella
Attori
Parole chiave: Buone pratiche Demenza senile Malattia di Alzheimer Prevenzione Welfare locale