Il Ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito un documento a cura di Alleanza Italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari dove si evidenzia che i fattori di rischio cardiovascolare sono diversi, in parte non modificabili e in parte modificabili; proprio questi ultimi possono essere in larga misura ridotti o azzerati cambiando comportamenti scorretti. Il vizio del tabacco, rappresenta sicuramente tra i fattori di rischio più nocivi per la salute, ma anche la sedentarietà, la scorretta alimentazione e il consumo di alcol. Tra i fattori di rischio non modificabili c’è la familiarità, in quanto coloro che hanno parenti di primo grado che abbiano subìto eventi vascolari, soprattutto precoci, hanno qualche probabilità in più. Ci sono le differenze di genere: le donne , perlomeno fino alla menopausa, ha un minor rischio cardio-vascolare. Anche l’età ha la sua importanza: dai 55 anni in su l’incidenza aumenta, più nei maschi che nelle femmine. Infine l’etnia, poiché i dati della letteratura confermano il maggior rischio di ictus cerebrale negli afro-americani e il maggior rischio di emorragia cerebrale nelle popolazioni asiatiche, mentre non forniscono dati univoci rispetto agli ispanici e agli asiatico-americani. Infine anche l’età ha la sua importanza: dai 55 anni in su l’incidenza aumenta, più nei maschi che nelle femmine.
(Sintesi redatta da: Miuccio Angela)