Con la presentazione del direttore dell’Osservatore Romano Andrea Monda, la giovane Laura Bibelia di Cesiomaggiore (Belluno), studentessa al quinto anno di Scienze della formazione primaria proprio all’ateneo europeo di Roma, ha vinto la prima edizione del premio letterario “Andrea Pappalardo”.
Con un racconto circolare: bambino, genitore, nonno, nipote l’autrice del racconto ripercorre i luoghi drammatici della tragedia del Vaiont. Nella circolarità degli affetti e delle relazioni è narrata la storia di Giovanni – il protagonista – che nel 1963 è un ragazzo che con i genitori vive a Longarone (BL). La sera del 9 ottobre 1963 Giovanni si reca nella casa dei nonni. Quella tragica notte del Vaiont sopravvive al disastro con i nonni, ma perde i genitori. Da adulto emigra lontano, ma il ricordo di quell’onda maledetta rimane indelebile.
Giovanni diventa a sua volta nonno e porta il nipote al cimitero monumentale di Fortogna (BL) a deporre i fiori sulle lapidi dei genitori. Il nipote, lì nel cimitero, finalmente comprende la tristezza che legge sempre negli occhi del nonno e chiede perché gli uomini avessero costruito la diga se quel luogo se non era sicuro. Il nonno gli risponde che tutti quei morti causati dall’onda del Vaiont sembra non abbiano insegnato niente se le tragedie per mano dell’uomo continuano ad avvenire
(Fonte: L'amico del Popolo)