Arriveranno in Italia prima di Natale 3 milioni di dosi di vaccino contro il coronavirus, ma la domanda cruciale è legata a chi far fare per primo il vaccino.
Su questo quesito si dividono anche gli esperti: alcuni sostengono che vadano utilizzati i principi del vaccino anti influenzale, quindi per primi coloro che rientrano nelle categorie più a rischio. Altri invece, visto che è un vaccino che ha appena concluso la fase di sperimentazione, suggeriscono di non cominciare dai più fragili. Anche perché il vaccino è stato testato su volontari sani, e non si conoscono gli effetti che potrebbe dare sulle multipatologie.
Dai dati dell'Ema risulta che in Europa ci saranno a fine 2020 circa 15-20 milioni di dosi, di cui 3 milioni arriveranno da noi, sempre dopo che l'Ema darà il via libera. L'effetto generalizzato della vaccinazione ci sarà intorno al 2022, ma ci saranno dei miglioramenti apprezzabili già a partire dalla primavera estate 2021.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)