Da un sondaggio della Society of Surgical Chairs (SSC), pubblicato il 15 maggio su JAMA Surgery, emerge che l'età in cui i chirurghi possono essere considerati “vecchi” è 65 anni. Il rapporto SSC fornisce le linee guida per la transizione del chirurgo anziano, secondo la comunità medica non assimilabile a tutti gli altri dottori. Lo sostiene Todd Rosengart del Baylor College of Medicine di Houston, per il quale è fondamentale trattare questo tema in un momento in cui i medici e i chirurghi che superano i 70 anni sono in aumento e nei prossimi 10-20 anni ci sarà una crescente carenza di questi lavoratori.
Questa proposta è arricchita da raccomandazioni che riguardano il monitoraggio delle prestazioni dei chirurghi anziani. Il monitoraggio dovrebbe includere un’analisi regolare con test cognitivi obbligatori, effettive prestazioni cliniche (che potrebbero non essere condizionate dalle capacità cognitive emerse dal test) e un percorso che permetta il passaggio graduale del medico senior a ruoli non operativi o non clinici.
Per i medici senior bisognerebbe, sempre secondo la Society of Surgical Chairs, prevedere attività di mentoring/coaching dei medici junior, peer review, sensibilizzazione della comunità e responsabilità amministrative.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)