Un nonno in affido, un orto in compagnia, l’estate tra i musei (e l’aria condizionata) possono letteralmente salvare la vita degli anziani. Sono tutti esperimenti pilota dei capoluoghi veneti – Padova, Verona e Venezia – che si pongono l’obiettivo di stare accanto agli anziani per sconfiggere il male del secolo: la solitudine. La fetta degli over 65 cresce molto veloce, tanto che nei capoluoghi veneti i nonni sono più del 25% della popolazione e d’estate si amplificano le difficoltà perché le famiglie hanno bisogno di un po’ di sollievo. Secondo i dati di Spi Cgil Veneto, gli over 65 sono 1. 096. 000, di cui ben 421. 694 sono anziani soli (un terzo uomini, due terzi donne), il 38, 5% del totale della popolazione anziana residente. Un quadro impegnativo per il servizio sociale. I tre capoluoghi più popolosi del Veneto hanno messo in campo delle buone pratiche che l’Ordine degli assistenti sociali premia come meritevoli. A Verona, c’è Comfort-Abile, si svolge al centro Tommasoli e i nonni fanno ginnastica insieme; da questa esperienza è nato Comfort-Abile 2, ovvero un orto in compagnia per un piccolo gruppo di anziani. A Venezia spicca il progetto “Anziani fragili e cittadini solidali”, una programmazione per gli anziani: dall’uncinetto alle carte e, d’estate, il progetto “Estate a palazzo”: l’Associazione Red Carpet for All “scorrazza” i nonni tra musei e centri culturali con una psicologa e una storica dell’arte. Quest’anno gli appuntamenti saranno 25 e parteciperanno 300 nonni. A Padova l’Associazione Anziani a casa propria, promuove l’affido del nonno: un gruppo di famiglie che – per un giorno, un weekend, un’estate – si occupano di un anziano. Attualmente gli affidi sono 30 nelle diverse modalità: piccolo affido, affido di supporto, affido in convivenza o affido in convivenza temporanea. Infine a San Donà di Piave l’anno scorso è partita un’operazione di comunità, ovvero un condominio con più anziani e un operatore reperibile per tutti.
(Fonte: tratto dall'articolo)