“La mente se adeguatamente sollecitata può non invecchiare" a dirlo il medico e ricercatore Roberto Pili, a Pula a Casa Frau, alla presentazione di Fidelidade: favola bilingue, in italiano e sardo, inserita nel progetto scientifico di medicina narrativa "Pro.me.te.o.", portato avanti dalla Comunità Mondiale della Longevità da lui guidata e con la collaborazione di un team di ricercatori guidati dalla psicologa Donatella Petretto.
“Uno dei grandi segreti della longevità è custodito nella mente – ha proseguito Pili – tenendo in attività le nostre facoltà intellettive ne garantiamo l’efficienza, la nostra età è quella del nostro cervello. Così come nutriamo il nostro corpo, rinforziamo i muscoli, dobbiamo esercitare il cervello e il parlare più lingue è un efficacissima palestra mentale – osserva – come insegnano i centenari sardi, quasi tutti bilingue, che hanno la caratteristica di mantenersi protetti dalle temibili malattie degenerative come la demenza senile e l’Alzheimer”.
Pensata per gli anziani che narrano ai più piccoli, Fidelidade, esplora, con le vicende del cane Niedduzzu e del suo padrone Giovanni, il ruolo terapeutico del rapporto tra animali e uomo e la buona influenza che esercitano gli amici a quattro zampe sulle persone. In questa storia, infatti, il cane-eroe riesce a stanare la parte migliore dell’uomo, inaridita dalle vicissitudini tristi della vita e a riportarlo alla vita gioiosa. Una storia intrigante tra la medicina narrativa e la pet terapy.
(Fonte: tratto dall'articolo)