(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Callegaris Edo

Progetto "Insieme AndEmo 2.0" che combatte l’Alzheimer

www.ilpiccolo.gelocal.it, 23-10-2019

Visto il riscontro dalla prima edizione, la giunta di Romans d’Isonzo ha deciso di sostenere il progetto Insieme AndEmo 2.0, con il patrocinio e un contributo di 1.150 euro all’associazione Alzheimer Isontino. 

«Progetto – viene indicato nel documento – proposto per la costituzione di un servizio volto alla stimolazione cognitiva di persone affette da demenza e alla formazione, informazione, sostegno, sollievo dei loro familiari, avviato nel passato anno assieme ai Comuni di Gradisca d’Isonzo e Villesse e con l’Associazione Alzheimer Isontino Onlus ed il Centro Alzheimer Mitteleuropeo, che ha confermato la validità di supporto tecnico, psicologico, di consulenza ed assistenza alle famiglie ed ai malati di Alzheimer». 


Nella delibera viene rilevato che «il nuovo progetto, denominato Insieme AndEmo 2.0, ha come finalità la creazione e il mantenimento di una soluzione integrata di supporto e riabilitazione cognitiva, gratuito, per anziani affetti da specifiche patologie o disabilità, assieme ad una rete di sostegno, formazione e consulenza fornita da specifici professionisti». 

Il progetto, si propone la creazione di due reti parallele, distinte ma identiche nel concetto, ovviamente differenti per peculiarità di ciascun territorio, di collegamenti e rapporti per: favorire la nascita di esperienze e progetti pilota a livello locale o regionale insieme alla creazione di standard di eccellenza; progettare nuovi servizi in grado di favorire la formazione, l’indipendenza e la sicurezza dei caregivers; stringere rapporti con i professionisti dedicati al settore dell’invecchiamento operanti sul territorio, in modo da annullare le distanze sistema sociale/sanitario-utente che sono spesso causa di abbandono, mancata compliance farmacologica, episodi acuti e/continui cambiamenti, da parte degli utenti, delle figure sanitarie e sociali di riferimento.

(Fonte: tratto dall'articolo)

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)Callegaris Edo
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2019-10-23
Numero
Fontewww.ilpiccolo.gelocal.it
Approfondimenti Online
Subtitolo in stampawww.ilpiccolo.gelocal.it, 23-10-2019
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
Volume
Approfondimenti
Callegaris Edo
Attori
Parole chiave: Caregiver caregiving Demenza senile Malattia di Alzheimer