Tutta la letteratura scientifica concorda nel definire l’impianto cocleare una procedura sicura anche per i pazienti anziani. E molto importante infatti avere un buon udito anche in tarda età, perchè aiuta da un punto cognitivo e mantiene vivi più facilmente i rapporti sociali. Soffrono di ipoacusia il 25–30 per cento dei soggetti di età tra i 65 e i 74 anni, oltre il 60 per cento dei soggetti di età superiore ai 70 anni e oltre l’80 per cento dei soggetti di età superiore agli 85 anni.
E' infatti la terza condizione morbosa cronica in ordine di frequenza nella popolazione anziana. La condizione di sordità non è solo una disabilità rilevante ed invalidante, ma comporta conseguenze negative sullo stato di salute globale dell'anziano, che rischia di autoisolarsi, deprimersi e provare sentimenti di rabbia e calo di autostima.
Inoltre sempre più studi mostrano la correlazione tra presbiacusia (sordità legata all’età) e deterioramento cognitivo. Nonostante ciò sono ancora molto pochi a ricorrere ad ausili uditivi, come protesi acustiche o l’impianto cocleare; in Europa sono solo il 20% ad usarle e la percentuale italiana è ancora più bassa.
E' quindi molto importante, per il miglioramento della qualità di vita degli anziani, far comprendere l'importanza di identificare un eventuale deficit uditivo e di porvi rimedio. Per questo si auspica l'introduzione di screening audiologici con relativa divulgazione delle conoscenze sui possibili rimedi.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)