È uno scenario sconfortante quello che emerge da un’indagine che ha coinvolto oltre 3mila uomini europei, tutti ultra 50enni: solo il 26 per cento degli interpellati è in grado di spiegare a cosa serve la ghiandola prostatica e soltanto il 38 per cento sa cosa sia l’ipertrofia prostatica benigna, una patologia che (in misura più o meno lieve) riguarda praticamente tutti i maschi dai 50 anni in poi. E c’è di peggio: un risicato 17 per cento degli intervistati sa che i sintomi che a un certo punto si manifestano non sono «normali» spie dell’invecchiamento. L’unica speranza? Che gli italiani siano più informati dei loro coetanei britannici, tedeschi e francesi, che sono stati ingaggiati nel sondaggio voluto dalla European Association of Urology e in cui esiti sono stati da poco resi noti. I risultati dell’indagine saranno analizzati dagli esperti durante i lavori del 92esimo congresso della Società Italiana di Urologia (Siu) che prende il via sabato 12 ottobre al Lido di Venezia.
(Fonte: tratto dall'articolo)