Il problema della sordità non è legato solo al calo dell'udito, ma è connesso con problemi cognitivi di memoria e di attenzione, e nell'anziano è forte il legame tra sordità e declino cognitivo. Oggi, nel campo degli ausili acustici, sono molti gli strumenti che offre la tecnologia. Strumenti di grande aiuto come, ad esempio, la protesi che si collega wi.fi o bluetooth al televisore e al telefono trasformando le protesi in auricolari. Ma per arrivare ad una buona qualità degli stimoli uditivi percepiti è l'anziano stesso che deve imparare a lavorare su delle strategie, ad esempio: "Esercitandosi ad isolare la voce di un interlocutore dai rumori di fondo concentrandosi sul dialogo - spiega lo specialista, oppure - ad isolare il segnale che interessa (ad esempio un programma televisivo) dai rumori che con esso competono". Purtroppo, per non ammettere il difetto, spesso si sceglie troppo tardi di adottare protesi acustiche, con il risultato di un calo progressivo dell'udito e della capacità di elaborare l'informazione sonora. Le soluzioni ci sono e sono importanti, ma: per raggiungere e mantenere un buon risultato uditivo e cognitivo la scelta, dicono gli esperti, andrebbe fatta all'insorgere della sordità, quando si è ancora attivi e in grado di gestire la situazione.
(Sintesi redatta da: Ponzi Paola)