I primi segnali dell’osteoartrite, una delle principali cause di disabilità nel mondo, possono arrivare già 40 anni. La soluzione di solito adottata è sostituire l’articolazione originale con una protesi. Negli Stati Uniti, dal 2000 ad oggi, il numero degli interventi è raddoppiato arrivando alla cifra record di 640.000 all’anno. I costi sono notevoli; lo sono anche i vantaggi? Sembra di no. Due studi americani che hanno coinvolto circa 7.500 pazienti di età compresa tra i 45 e i 79 anni con sintomi di osteoartite o cartilagini molto compromesse, dimostrano che spesso questo intervento non migliora di molto la qualità della vita di questi soggetti. Per misurare la qualità di vita dei partecipanti, i ricercatori si sono serviti di una scala di valutazione chiamata Sf-12, un questionario sullo stato di salute, e hanno combinato i risultati con i punteggi ottenuti dall’ analisi specifica sull’ impatto dell’osteoartrite.I pazienti sono stati monitorati fino a nove anni dall’ intervento chirurgico.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)