Perché i turisti a Venezia si perdono così facilmente? Perché la gran parte delle decorazioni architettoniche rappresenta elementi naturali come foglie o fiori?
Perché nei ristoranti i posti più ambiti sono quelli negli angoli e non al centro della sala? Perché i tossicodipendenti per il recupero hanno bisogno di essere isolati in ambienti protetti come le comunità?
Queste sono solo alcune domande a cui risponde la psicologia ambientale.
La psicologia si è da sempre concentrata sull'uomo esaminandolo prevalentemente nella sua "interiorità" fatta di cognizioni, emozioni, personalità, ma le ricerche degli ultimi decenni ci dimostrano come sia impossibile predire il comportamento umano senza tener conto del "dove" esso si svolge. L'ambiente e l'architettura hanno influenze fondamentali nel formare la nostra identità, i nostri pensieri e le nostre emozioni. Ugualmente, l'uomo è l'essere umano che più di ogni altro può modificare l'ambiente per adattarlo ai propri scopi attraverso cambiamenti del territorio e scelte architettoniche. La psicologia ambientale ci insegna anche chiaramente che l'uomo con il suo comportamento è l'essere che più di ogni altro può avere effetti distruttivi e nocivi sull'ambiente.
A partire dalla rappresentazione mentale dell'ambiente, questo manuale passa in rassegna la gestione dello spazio personale e i comportamenti di territorialità, le radici psicologiche dell'estetica del paesaggio e dell'architettura, le diverse influenze psicologiche di ambienti urbani e rurali, l'ottimizzazione della progettazione architettonica di aree residenziali, istituzionali, museali, del divertimento. Successivamente prende in considerazione le influenze su mente e comportamento di aspetti specifici dell'ambiente come l'illuminazione, il rumore, le condizioni meteorologiche. Infine sono esaminati gli aspetti psicologici relativi alla promozione di comportamenti di salvaguardia ambientale. (Fonte: www.francoangeli.it)