La psoriasi è una malattia alquanto complessa, più di quanto non si percepisca: le lesioni della cute possono esporre il paziente allo sguardo altrui, provocando stress, imbarazzo e difficoltà, ma l’infiammazione cronica ha delle conseguenze sistemiche importanti.
È, infatti, una malattia cronica e debilitante, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) riconosce come malattia non trasmissibile grave. Un farmaco, efficace nel raggiungimento e mantenimento di una cute esente da lesioni, è stato presentato ieri a Milano. Si tratta del secukinumab un anticorpo monoclonale che, neutralizzando una proteina che si trova in concentrazioni elevate nella cute colpita da psoriasi, ne interrompe il ciclo infiammatorio.
Il farmaco verrà venduto in apposite siringhe monouso preriempite per l’autosomministrazione sottocute.
In Italia, si stima siano affette da psoriasi circa 1,5 milioni di persone con una prevalenza pari al 2,8% della popolazione. La patologia colpisce donne e uomini senza particolari distinzioni e può comparire a qualsiasi età, tuttavia la prevalenza della psoriasi aumenta con l’avanzare dell’età. La malattia presenta un picco bimodale di insorgenza: il primo è compreso tra i 16 e i 22 anni, il secondo tra i 57 e i 60 anni.
La psoriasi è associata a vari disturbi, come malattie cardiovascolari, metaboliche, infiammatorie croniche, steatosi epatica, spondilite anchilosante e artrite psoriasica che colpisce fino al 30% dei pazienti.
(Fonte: tratto dall'articolo)