Non è facile poter essere seguiti a domicilio dal medico di famiglia. Silvestro Scotti, vicesegretario nazionale Fimmg, dice che in linea teorica, la visita richiesta tra le 8 e le 10 va effettuata entro le 14. «Il paziente può richiedere una visita a casa anche più tardi, sulla base della reperibilità del medico, ma la valutazione sui tempi di risposta è lasciata al dottore, che – come è stabilito nell’Accordo nazionale – dovrà farla “prima possibile”. Ciò significa che il comportamento del medico può dipendere, oltre che dalle caratteristiche della specifica richiesta, anche da questioni organizzative. È evidente, allora, che sulla discussa questione delle visite domiciliari si confrontano da un lato la competenza del medico in merito alla patologia e a ciò che ritiene utile rispetto alla condizione di quel paziente, dall’altro la possibilità dell’assistito insoddisfatto di cambiare dottore. È l’equilibrio tra queste due realtà quello che “regola” di fatto il rapporto».
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)